La mano destra e la mano sinistra: chi meglio di un samurai conosce le potenzialità di ognuna?
Nelle lezioni di Iaijutsu e di Kyudo spesso parliamo della funzione che hanno la mano destra e la mano sinistra; la velocità e il percorso sono diversi tra una e l’altra, così le difficoltà nel coordinarle aumentano. Quello che rimane evidente è che sono tutte e due importanti: tuttavia la mano sinistra svolge una funzione più complessa della destra, e questo si verifica sia nella pratica della spada, che in quella dell’arco.
La mano sinistra: tutt’altro che secondaria.
Nella spada si dice: “si estrae, si taglia e si rinfodera con la mano sinistra”.
Nell’arco si dice: “si apre l’arco (Yumi), si sgancia (Hanare) la freccia (Ya), con la mano sinistra”.
Il movimento, sia della spada che dell’arco, viene dettato in gran parte dalla corretta posizione e dal perfetto utilizzo della mano sinistra.
Prendiamo ad esempio una katana, o una qualsiasi spada munita di fodero: ne hai mai maneggiata una? Se hai notato, non sei riuscito ad estrarre la spada, usando solo la mano destra. Se ci hai provato, il tuo movimento era sgraziato e lento, perché mancava del supporto della mano sinistra, il che rendeva meno efficiente l’estrazione.
Questa è solo una delle funzioni più evidenti, ci sono altre funzioni più nascoste e complicate che in questo caso non abbiamo spazio per analizzare nel dettaglio.
Mi atterrò solo a questo concetto per arrivare ad un discorso più vasto, che analizza come il nostro cervello è condizionato dall’ambiente e dai preconcetti.
Precisiamo che anche la mano destra è importante, ma il lavoro preponderante è comunque della mano sinistra. Quando spiego questi concetti, qualche allievo mi chiede se, a rigor di logica, un sinistrorso ha maggiori possibilità di imparare velocemente. Assolutamente no.
L’esperienza mi ha insegnato che risulta altrettanto complicato, anche per chi è abituato (nella vita di tutti i giorni), ad usare di più la mano sinistra.
L’immaginario collettivo
Nell’immaginario collettivo sopravvivono esempi da film di cappa e spada o di arco, telefilm, storie, ecc. (vedi Robin Hood), che, con le loro immagini di cavalieri e duelli, condizionano la nostra visione.
Nella realtà, anche chi, essendo sinistrorso, potrebbe avere vantaggi di apprendimento, si trova ad agire agire come un destrorso.
Allora cosa si può fare? Nei primi anni di pratica delle arti orientali (in particolare lo iaido ed il kyudo), è difficile far lavorare efficacemente la mano sinistra; però perseverando senza scoraggiarsi, la costanza, la pazienza e la pratica, (che sono gli alleati più importanti) si può riuscire nell’intento. Il lavoro che si coltiva lezione dopo lezione ha anche questo fine: potenziare nella mano sinistra e nella mano destra le giuste funzioni.
Conclusioni
E’ evidente che arti come lo Iaijutsu e il Kyudo hanno su di noi l’effetto di porci di fronte ai nostri ostacoli personali, proprio perché non li nascondono. Ecco perché sono arti molto importanti nella mia vita: mi mettono ogni giorno davanti a nuove sfide incoraggianti.
Il lavoro svolto in profondità dentro di noi, porta ogni volta alla nostra vita la gioia e la serenità che cerchiamo.
Allieva di kyudo da un anno: il mio modesto pensiero
I sabati di allenamento di kyudo non sono mai uno uguale all’altro: il mio stato d’animo predomina la prima ora. Se la settimana è stata particolarmente stressante, con varie delusioni da un punto di vista emozionale, il mio kyudo ne risente. La mano destra e la mano sinistra a volte “si parlano” ed a volte no (anzi spesso non si parlano). Questo perchè in mezzo si insinua la mente, coi suoi 1000 pensieri.
Ma il Maestro dice che col tempo si insinuerà sempre meno.
Ed allora io proseguo i miei sabati di allenamento.
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Ma il Maestro dice che col tempo si insinuerà sempre meno.
Ed allora io proseguo i miei sabati di allenamento.