Alla fine della cerimonia in cui sono stato attivato al primo livello di reiki, la nostra master Shamal ha regalato ai nuovi attivati un piccolo cadeau: una poesia (i termini invocazione e preghiera non mi piacciono molto) nella quale uno dei versi recita “Oggi scelgo di scegliere”. Dal punto di vista razionale e’ semplice da comprendere: e’ l’impegno di essere protagonisti della propria vista e non spettatori esterni che recitano un ruolo non scelto.
Il verso di questa poesia mi e’ balzato in mente senza alcun preavviso questa mattina appena svegliato. Mi ha aiutato a realizzare che una parte dei problemi che ho e che devo risolvere durante la giornata (sia di livello professionale che personale) hanno come radice comune proprio il fatto che penso che gli altri siano la fonte del problema e che quindi tocchi a loro a risolverlo. E a quel punto alzo le mani all’altezza delle spalle per indicare che da questo momento in poi questo problema non e’ più mio.
Non e’ più mio??!! Ma se se ne sta li’ come una sanguisuga a vivere ed alimentarsi della mia energia, del mio tempo (che mi fa perdere) e della mia insoddisfazione… E’ come dire che se il medico non mi sa curare non e’ un problema mio, ma suo che non conosce la cura: ma se sono io quello che sta male!! Questo accade perché passiamo la vita a cercare un nemico a cui affibbiare la responsabilità delle nostre limitazioni, invece di guardarci intorno (e soprattutto dentro) per cercare gli strumenti per eliminare ciò che e’ inutile (e che ci e’ stato messo addosso dall’esterno).
Certo, questo atteggiamento ci porta ad assumerci le nostre responsabilità poiché ci toglie tutti gli alibi che ci creiamo (o che vengono creati dal nostro ego), ci toglie le sicurezze a cui ci siamo aggrappati, ci scrolla dal torpore nel quale sopravviviamo e mette in discussione tutto ciò che ci e’ stato insegnato sin da quando eravamo bambini. Ma la sensazione di avere la vita nelle proprie mani e’ molto diversa da quella che si ha “succhiando la vita dagli angoli” (cit: “Cado giù” di Samuele Bersani) .
Scelta o passività: la sottile linea rossa che separa la VITA dalla sussistenza
Questo sito utilizza cookies al fine di migliorare la navigazione degli utenti. Proseguendo, l'utente dichiara di accettarne l'utilizzo.Ok accettoInfo
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.